Quando si pensa alle maioliche non si può non pensare alla Sicilia.
La maiolica altro non è che una ceramica smaltata e dipinta. La ceramica (dal greco antico kéramos, che significa “argilla”, “terra da vasaio”) è conosciuta in Sicilia fin dalla preistoria. La Sicilia, culla del Mediterraneo di civiltà, cultura e arte, è un’importante testimonianza delle più note creazioni artigianali di manufatti in ceramica. La ceramica compare per la prima volta in Sicilia nel periodo della preistoria e in particolare nel Neolitico.
Le più antiche ceramiche proto maioliche italiane sono conservate nel Museo della Ceramica di Caltagirone ed in quello archeologico di Gela.
L’originalità dell’arte ceramica della città di Caltagirone fu particolarmente apprezzata dai regnanti normanni che ne spinsero il suo sviluppo. Già in quel periodo, i pavimenti con i suoi decori e suoi colori, furono una delle tipologie che affermarono Caltagirone quale centro più importante della produzione ceramica in Sicilia.
Il maggiore sviluppo della lavorazione della ceramica si ebbe nell’età Neolitica, diminuendo notevolmente durante il periodo della dominazione romana e bizantina ma riprendendosi dopo la conquista Araba “nell’827” migliorando nello stile “forme e decori” e nelle tecniche di lavorazione. È solo grazie alla dominazione spagnola che le maioliche siciliane hanno colori saturi e decisi con decorazioni geometriche e floreali.
MAIOLICHE
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